Je suis professeur d'anglais au CELTA et je donne des cours en ligne aux adultes et aux élèves des écoles primaires et secondaires de première et deuxième année.

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• Cosa ti ha fatto appassionare a questa lingua? Origini familiari, interesse personale, un insegnante ispirante o magari un grande amore?

  Mi sono appassionata alla lingua Inglese già da bambina. Mi affascinava l'idea di poter conoscere nuove culture e comunicare con persone che vivevano in paesi diversi dal mio. Alla scuola media ho iniziato ad avere i miei primi pen-friends ed è stata un'esperienza bellissima che mi ha fatto ancora più amare l'idea di studiare le lingue straniere. Poi ci sono state le vacanze studio e andare all'estero e poter parlare con altri miei coetanei per eventi quali la simulazione delle Nazioni Unite a Croydon e parlare del "child labour and exploitation" è stata un'esperienza unica che mi porterò sempre nel cuore. Conoscere l'inglese (ma direi anche le lingue straniere in generale) ti apre davvero un mondo davanti a te.

• Quale personaggio, storico o inventato, secondo te rappresenta in pieno la cultura legata a questa lingua?

  Non riesco a trovare un personaggio che rappresenti la lingua inglese e la sua cultura. L'immagine che mi è rimasta impressa la prima volta che sono stata a Londra è stata proprio quella di vedere persone molto diverse culturalmente tra loro convivere nella stessa città : dalla signora con l'ombrello e il cappellino, vestita tutta in tinta, al punk tutto tatuato e pieno di piercing, per non parlare delle diverse origini di ognuno: orientali, occidentali, africani.....questa multiculturalità mi ha colpito fin da subito !

• C'è una parola, un'espressione, una tradizione o un'abitudine culturale che ti diverte o ti fa ridere?

  L'espressione che mi diverte di più quando la dico è "Break your leg" per dire "Buona fortuna" ma che tradotta letteralmente sarebbe "rompiti la gamba"....beh, un modo davvero buffo per augurare buona fortuna ! :)

• Perché per te è importante parlare questa lingua?

  Per me è importante parlare questa lingua perché è la lingua che ti apre davvero le porte per il mondo. Si parla in tutto il mondo, quindi sia per lavorare all'estero sia per viaggiare per diletto è importantissimo saper parlare l'Inglese. E, senza andare troppo lontano, anche se resti in Italia ormai è molto importante saper parlare l'inglese. innanzitutto per lavoro ma anche per poter espandere le proprie conoscenze, per esempio attraverso video o canali che parlano esclusivamente Inglese. Durante il lockdown molti hanno sperimentato la socializzazione e lo sviluppo delle proprie conoscenze attraverso Internet. Molti siti e canali di informazione sono raggiungibili solo in lingua originale.

• Qual è, secondo te, la caratteristica più ostica che si incontra nell'apprendimento di questa lingua?

  Non mi viene in mente nulla di ostico nell'apprendimento di questa lingua. Ognuno ha le proprie difficoltà ma queste hanno sempre una soluzione per poter essere superate.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!

  Ricordo la prima volta che sono andata in Inghilterra in famiglia. E' un aneddoto divertente che racconto spesso ai miei studenti. Unica ospite italiana, avevo 14 anni ed alloggiavo in una bellissima famiglia accogliente di Portsmouth con due figli piccoli. Quando la mamma è venuta a prendermi stavo per salire dal lato dell'autista...arrivata a casa mi spiega per bene come accendere l'acqua calda per la doccia, mi mostra la mia camera (che ricordo ancora con grande emozione), mi chiede se volevo mangiare (ma erano solo le 18.30 quindi le dissi di no...io d'estate cenavo alle 20, quindi ho pensato, mangerò a cena)...morale della favola: sono andata a letto senza cena (ho scoperto il giorno dopo che da loro si cenava presto) facendo una doccia fredda (non avevo capito nulla in realtà della sua spiegazione ma anche la seconda volta che me lo ha spiegato non avevo capito nulla e non mi andava di dirle che non capivo nulla....) e quando trovai un ragnetto nella mia camera (davvero innocente ma ai tempi ero molto schizzinosa) la chiamai dicendole che c'era un "animal"...poi quando lei mi disse "oh, a spider" mi sono detta tra me "giusto ! Spiderman....quindi spider "....
  Quando il mattino dopo mi ha preparato il pocket lunch e mi ha spiegato che si trattava del mio pranzo che avrei dovuto portarmi a scuola....beh, potete immaginarlo. Non ho capito nulla e sono andata a scuola senza pranzo. Ma la mia mamma Inglese all'ora di pranzo è venuta a scuola e me lo ha portato, è stata molto carina e comprensiva. Da quel giorno in poi chiaramente tutto è andato per il meglio. Sono tornata a casa felice da quella vacanza studio e finalmente mi ero sbloccata nella conversazione, finalmente parlavo e capivo con più facilità.
  E' stata sicuramente un'esperienza che non scorderò mai !

• Aiutaci a conoscerti meglio: parlaci delle tue passioni, dei tuoi viaggi, dei tuoi hobby!

  Mi piace ascoltare la musica di ogni genere : pop, jazz, rock, funky, classica, indie, elettronica....davvero di tutto. Ogni musica ha un suo spazio ben preciso nella mia giornata, un pò come vestirsi. Ho studiato pianoforte ma purtroppo ora non trovo più il tempo per dedicarmi. Ho una famiglia e il lavoro che occupano gran parte della mia giornata.
  Mi piace cucinare per la mia famiglia e per i miei amici. Amo viaggiare e scoprire posti nuovi. Con i figli ultimamente sto scoprendo l'Italia: trovo sia fondamentale conoscere bene il proprio paese e poi esplorare anche l'estero. Ora sono cresciuti ed abbiamo visitato davvero moltissimi posti dell'Italia quindi ora inizieremo ad andare all'estero. Prediligo i viaggi in macchina o in treno per godersi anche il percorso e non solo la meta.

• Cosa ti rende un vero Superprof, oltre alla capacità di parlare ed esprimerti in più lingue?

  Ai miei studenti cerco sempre di rendere facili anche le spiegazioni delle regole grammaticali che presentano a loro maggiori difficoltà. Lo studente per me è al centro, con le sue qualità, il suo modo di essere e le sue difficoltà. E' importantissimo anzi direi fondamentale creare un ponte di intesa.
  Sono stata anch'io una studentessa con le mie difficoltà quindi in primis cerco di capire perché hanno bisogno di me. Poi intorno allo studente che mi trovo di fronte ci metto l'inglese come una bella stoffa per farne un bel vestito col quale possa sentirsi bene e a suo agio. e si sa, quando si sta bene e a proprio agio l'apprendimento viene da sè.